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Marmolada

La Marmolada (detta “regina delle Dolomiti”[1][2]Marmolèda in ladino e Marmolata in tedesco) è un gruppo montuoso[3] delle Alpi al confine tra la Provincia di Belluno e la Provincia di Trento, il più alto delle Dolomiti, raggiungendo la quota massima con la Punta Penia (3.343 m).

La Val Pettorina la delimita ad oriente e la Val di Fassa ad occidente, mentre importanti vallate interne alla catena montuosa sono (da est a ovest): la Val Contrin, la Val di Grepa e la Val San Nicolò. A rigore non è composta da dolomia (come le Dolomiti vere e proprie) bensì per lo più da calcari grigi molto compatti derivati da scogliere coralline (calcare della Marmolada), con inserti di materiale vulcanico. Importante è anche la presenza del più grande ghiacciaio delle Dolomiti, il Ghiacciaio della Marmolada.

Durante la prima guerra mondiale, la Marmolada segnava un tratto del fronte italo-austriaco, e la montagna fu teatro di scontri, come confermano le postazioni ancora visibili sui versanti est e nord.[9] Gli austriaci per difendersi scavarono addirittura un labirinto di gallerie all’interno del ghiacciaio chiamate “La città di ghiaccio” (ora scomparse a causa del naturale movimento della calotta verso valle). Oggi, la Marmolada è meta di sciatori ed alpinisti, e le località circostanti (come Canazei e Malga Ciapela) sono dei rinomati centri turistici attivi tutto l’anno. In data 6 luglio 2018 con una determina dell’Agenzia del Territorio, su richiesta del Comune di Canazei (TN), la linea di confine tra le regioni Veneto e Trentino-Alto Adige è stata collocata sul displuvio (quindi sull’orlo della cresta sommitale), assegnando così quasi l’intero ghiacciaio al Trentino e lasciando al bellunese la vertiginosa parete sud del massiccio.

La Via ferrata della Marmolada è un classico itinerario che, in estate, consente di raggiungere la vetta senza troppe difficoltà. Raggiungibile comodamente sia dal versante sud dalla val Ombretta (dove come punto d’appoggio si può usufruire del rifugio Onorio Falier), oppure dalla Valle del Contrin (dove sorge l’omonimo rifugio), che dal versante nord (dal lago Fedaia), parte dalla Forcella Marmolada e consente l’ascesa ai 3.342 metri della cima in circa 5 ore. La parete meridionale della Marmolada è una delle più maestose delle Dolomiti. La via normale a Punta Penia parte direttamente da Pian dei Fiacconi, attraversa il ghiacciaio fin sotto una rampa rocciosa che supera (I UIAA) fino alla cresta sommitale. Qualche crepaccio lungo il tratto ghiacciato. La Punta Rocca si raggiunge in pochi minuti dalla funivia e la traversata da questa a Punta Penia è un itinerario con difficoltà di III UIAA e passaggi in roccia molto spesso ghiacciati.

In inverno la Marmolada offre varie opportunità sciistiche con il collegamento al comprensorio di Arabba. La pista più rilevante, detta “la bellunese” è quella che parte da Punta Rocca (3.269 m) e arriva a Malga Ciapela (1.446 m) per un totale di ben 12 km di pista (nonché la pista più lunga delle Dolomiti). Da Malga Ciapela è inoltre possibile raggiungere con gli sci il paesino di Sottoguda, attraverso la meravigliosa gola dei Serrai di Sottoguda un canyon lungo 2 km con pareti a picco di oltre 100 metri.

Fino al 2006 è stata riproposta la gara del Super Gigantissimo della Marmolada (6 km di lunghezza, 1.400 m di dislivello e 110 porte) inserita nel contesto dello Ski Challenge Dolomiti Stars; tre gare di fine stagione per campioni dello sci e appassionati, durante i quali confrontarsi su tracciati fuori dal comune in termini di lunghezza.

Fino all’anno 2003 le condizioni del ghiacciaio permettevano la pratica dello sci estivo lungo 2 o 3 piste alle quali era possibile accedere tramite la funivia e 2 skilift con partenza a quota 2.850 m e arrivo attorno ai 3.000.

 

Fonte Wikipedia